Manufatto interessante ma sconosciuto

Buongiorno, vi scrivo per un consiglio che sono certo potrete darmi grazie alla vostra competenza. Ho trovato nella vecchia casa dei miei genitori l'opera che vedete riprodotta in foto, costituita da una miniatura centrale ovale di cm. 5x6 circa e una decorazione circostante basata su una sorta di «collage» di minuscole roselline e altre componenti di tipo floreale per una dimensione complessiva di cm. 20x25 circa.






Il soggetto centrale (coi lunghi boccoli biondi) non rispecchia i canoni dell'iconografia sacra tradizionale, ma l'espressione mistica e il globo crociato che tiene in mano hanno certamente un significato.

Non sono in grado di dire a quale epoca appartenga né con quali materiali sia stato realizzato anche se mia mamma parlava di filigrana d'oro e, in effetti, tutti i filamenti che compongono i motivi floreali (principalmente disposti in obliquo) hanno una singolare brillantezza nonostante tutto il tempo trascorso.

Il manufatto è in ottimo stato di conservazione: ripescando nei ricordi d'infanzia, fino a circa 40 anni fa era tenuto avvolto in una carta pergamena e poi è stato incorniciato nella montatura in cui si trova ancora: una comune cornice in legno dorato, direi priva di valore, che però lo ha mantenuto integro e protetto fino ad oggi.

Ha comunque un aspetto assai delicato per cui ho preferito fotografarlo attraverso il vetro, senza manomettere la montatura : mi scuso della modesta qualità degli scatti.

Mi rivolgo alla vostra competenza in materia nella speranza di scoprire qualcosa in più sulla provenienza e le finalità di quest'opera e per confermare o meno la mia sensazione che si tratti effettivamente di un manufatto di pregio.

Grazie per la collaborazione.

Mauro Curti

P.S. non sono certo di essere riuscito ad allegare le immagini a questo messaggio, per cui ho inviato questo medesimo messaggio sulla vostra pagina Facebook.

Grazie: è stato davvero gentile e tempestivo.

Certo che possedere un'icona di pregio non fa di me un filiconico (qualcuno disse che avere un pianoforte non basta per essere un pianista).

A questo punto devo capire se può nascere in me la passione per questa particolare forma d'arte o se non sia più giusto mettere il manufatto a disposizione di chi potrebbe meglio apprezzarne il valore artistico ed il contenuto emozionale.

Qualora scegliessi la seconda via, potrei usufruire della sezione «Proposte di vendita» del vostro sito? Secondo Lei quale potrebbe essere una quotazione (indicativa) ragionevole?

Ho letto le modalità di sostentamento del vostro sito e lo sforzo per tenerlo al riparo dalla onnipresente pubblicità; penso sia doveroso anche un contributo da parte mia che, pur essendo «ospite» in questo contesto, ho ricevuto dal sito un innegabile servizio. La prego quindi di volermi comunicare gli estremi e le modalità per il versamento.

Grazie ancora e cordiali saluti.

Complimenti Sig. Curti un pezzo splendido, concordo ovviamente con Biagio per poter dare una valutazione che sicuramente supera abbondantemente i 250 euro deve essere visionato, in questi casi lo stato di conservazione sulla valutazione ha il suo peso e inoltre un attenta analisi potrebbe dare risultati insperati, magari nella parte posteriore  potrebbe trovarsi una scritta una data o magari una firma o un monogramma o perchè no una dedica che ovviamente renderebbe questo pezzo ancora più interessante di quel che già è.

Il desiderio di visionare il manufatto dal vivo mi sembra più che legittimo. Ma Biagio Gamba è a Scalea, Gianni Bondesan a Bari e io sono a Treviso. Qualche idea per accorciare le distanze?

Con l'occasione, pur essendo io un «filiconico per caso», propongo di passare al «tu» che mi sembra sia lo standard per questo forum.

Intanto benvenuto al signor Mauro nel nostro gruppo. Le faccio i miei più graditi complimenti per il pezzo unico in suo possesso è davvero notevole per la mano artistica che lo ha concepito e creato e per lo stato di conservazione che è davvero ottimo (stando ovviamente alle fotografie). Concordo con Biagio (e non si può fare altrimenti :-) con la datazione coeva ai canivet manufatti di area conventuale di cui ahimè sono estimatore.
Il signor Mauro pone diversi quesiti personali... se il manufatto può innescare la passione per la filiconia.... beh... sicuramente si, come lo è stato per me e per molti altri. Anche io sono stato toccato dal sacro fuoco del collezionismo quando tra le mani mi è capitato un esemplare merlettato, di santini moderni ne capitano tra le mani ogni giorno e ci siamo assuefatti alla loro presenza ma quando mi si è presentato il mio primo merlettato allora si è innescata una serie di domande sulla loro età, sulla loro storia, la loro arte.. e questo potrebbe succedere anche a lei... basta un po di curiosità. Certo il possesso di un tale pezzo di pregio storico che venale crea una sorta di imbarazzante paragone con i futuri pezzi che potrebbe collezionare.... ma nulla è mai detto.
Mi spiace se si disfa del pezzo (soprattutto se non lo acquisto io ;-)

Ho lungamente riflettuto - seguendo la scia delle vostre osservazioni - sull'opportunità di avviare una mia carriera da filiconico partendo da questo pregevole ma isolato pezzo in mio possesso. Ed alla fine ho concluso che, al di là di una sincera ammirazione e profondo rispetto per questa singolare forma d'arte, quella del filiconico non può onestamente essere la mia vocazione.

Preferisco quindi mettere il mio unico pezzo a disposizione di chi saprà realmente apprezzarlo ed impiegare il ricavato in un'altro tipo di iniziativa che i miei genitori avrebbero certamente gradito e condiviso.

Troverete quindi il manufatto nella sezione Proposte di vendita, restando intesa la mia disponibilità - in presenza di una seria volontà d'acquisto e di un'adeguata proposta economica - ad incontrarmi «a metà strada» col possibile acquirente per consentirgli di esaminare il manufatto dal vivo.

Grazie e ciao a tutti.