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IMAGO BIBLIA PAUPERUM - Parte due

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IMAGO BIBLIA PAUPERUM - Parte due Empty IMAGO BIBLIA PAUPERUM - Parte due

Messaggio Da mariannazampella Mer Mag 22, 2013 2:26 pm

La sede pontificia è stata per tradizione comunque sempre fedele all’uso delle immagini, l’immagine è considerata la bibbia dei poveri, in un periodo dove la maggioranza dei fedeli non sapeva leggere, l’unico modo per conoscere le sacre scritture, i santi e le loro vite era quello di vedere raffigurati in maniera molto dettagliata i personaggi divini, ecco perché in base alla propria storia ogni santo ha le vesti di un particolare colore ed è accompagnato da altri soggetti, come ad esempio San Giuseppe è sempre raffigurato con un bambino in braccio, San Michele viene raffigurato sempre nell’atto di uccidere il diavolo, la Madonna Addolorata vestita di abiti scuri per rappresentare il dolore della perdita della figlio, San Sebastiano che morì trafitto viene rappresentato legato ad un tronco con delle frecce nel petto, San Bartolomeo scuoiato vivo porta in mano un pugnale e nell’altro mano reca la sua pelle, Sant’Anna viene raffigurata sempre anziana come testimonianza della tarda gravidanza ricercata e sperata e così via.
La chiesa quindi ben consapevole dell’imago ha tenuto sempre presente il valore educativo e conoscitivo delle rappresentazioni, molte chiese infatti sono state costruite ed adornate con vetrate che ricostruiscono la storia dei santi, con affreschi che raccontano un particolare momento delle sacre scritture, restando sempre consapevoli che l’immagine è solo un mezzo per avvicinarsi e conoscere il divino, non per sostituirlo.
Secondo la religione cristiana cattolica apostolica romana l’immagine non è idolatria, l’idolo è colui che prende il posto di Dio, i Santi invece portano il fedele a Dio, non lo allontanano dal Dio unico della Bibbia, anzi i santi devono essere presi come testimoni e come esempi della vita vissuta dedicata al Signore e ai suoi insegnamenti.
Nella cultura popolare tuttavia c’è l’errata credenza teologica che sia il santo a concedere la grazia, ma anche questa concezione non è paragonabile all’idolatria perché tuttavia il fedele non dimentica Dio per adorare il santo ma lo ringrazia attraverso la devozione al santo, proprio per questo motivo nelle processioni all’inizio c’è sempre la croce; la croce ricorda ai fedeli che tutto avviene per volontà di Dio ed è da Lui che parte ogni inizio e ritorna ogni fine . Possiamo dire che la devozione ai santi è come una sorta di culto prestato a Dio che è Egli stesso l’autore della santità



mariannazampella

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