La guerra delle case editrici europee agli editori di Saint Sulpice

Da **Biagio Gamba** Lun Lug 08, 2013 9:03 am

Dalla prima metà del XIX secolo ai primi decenni del XX, il "mercato" dell'immaginetta religiosa fu dominato dalle case editrici francesi, in particolare da quelle parigine concentrate nel quartiere di Saint Sulpice, dall'omonima chiesa, dedicata a San Sulpizio il Pio. Chiesa molto importante, la seconda in ordine di grandezza dopo la Cattedrale di Notre-Dame.
Come molti di voi ben sanno, le immaginette sansulpiciane sono caratterizzate da uno stile inconfondibile, che mirava a "meravigliare" l'osservatore attraverso le figure ricche di simboli e, sotto l'aspetto tecnico, con strutture piuttosto elaborate.
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A questa produzione immensa, che da Parigi raggiunse gli altri paesi del mondo cattolico, tanto che ancora oggi ne possiamo trovare nelle case e nei mercatini antiquari delle città europee come in quelle nord-americane e del latinoamerica, le altre case editrici europee risposero con uno stile del tutto diverso, più sobrio, che si richiamava a quello classico.
La Germania, già da subito, si pose in prima linea con il movimento artistico dei Nazareni, nato appunto nel 1811 attorno ad artisti come Overbeck, ma terminato alla fine degli anni venti.
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Più tardi, a partire dalla seconda metà del secolo, sempre in Germania, diverse case editrici cercheranno di contrastare il predominio parigino
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Probabilmente si trattava più di un problema economico che religioso...
E in Italia? Il nostro Paese conobbe la produzione francese attraverso piccole case editrici "rivenditrici", ma i grandi editori italiani dell'800, da Salvardi a Bertarelli, seppero esprimere un proprio stile.
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Resta da dire, che nella storia della produzione delle immaginette religiose, quelle "sansulpiciane", possono apprezzarsi o meno, ma occupano un posto importantissimo.

Da Ermanno Raio Ven Lug 12, 2013 6:40 pm

Per ricordare anche la risposta di Praga, posto due pizzi meccanici di Wenzel Hoffmann.

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Re: La guerra delle case editrici europee agli editori di Saint Sulpice