San Bernardo e la Vulva

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Particolarissimo ed interessantissimo santino/incisione del XVIII secolo
per comprendere ciò che viene raffigurato rivolgiamo la nostra attenzione al primo cartiglio superiore :
san bernardo demanda un jour a nostre seigneur la quelle de ses sous francess estoit la plus grande eb la moins connue nostro signore lui respondit disant je vois une play e profonde de trois doits en lepaule sur la quelle je porte ma croix la quelle ma est plus amere et plus penible que toutes les aide et la quelle nest pas consideree a cause quelle nest pas connue cest pourquoi je vous apprenne de m'honorer et par la mesme je vous honorer et tous ceux qui me prieront en l'honneur de cette plaie ils obtiendront de moy pardon detours pechez
Traduzione :

san bernardo chiese un giorno ciò che il nostro signore il suo sotto Francese e stato più e meno conosciuti signore Nostro lui rispose dicendo che vedo un gioco e tre dita in profondità nella spalla su cui io porto la mia croce a quello che è il mio amaro e doloroso che tutti gli aiuti e ciò che non è considerato una questione che non si sa che è per questo che vi insegno a onorare me e dopo lo stesso che voi e tutti coloro che pregano per me in onore di questa piaga onore che ottenere da me peccati perdono deviazioni
(San Bernardo chiede a Nostro Signore quale delle sue sofferenze è la più grande e la meno conosciuta. E il Signore gli risponde che aveva una piaga di tre dita sulla spalla per aver portato la croce, e che non considerata perchè non conosciuta. Questo perchè io vi voglio far apprendere d'onorarmi e per lo stesso io vi onorerò, e tutti quelli che mi pregheranno in onore di questa piaga otterranno da me il perdono dei loro peccati.traduzione di Domenico Vella )

journalier je oublier leurs pechez passe et ils receveur de moy toutes sortes de graces et de biens faits
traduzione
Giornalmente mi dimentico i loro peccati e passano ricevitore medio di tutti i tipi di grazie e di beni fatte
Le traduzioni ovviamente non sono perfette ma penso che se ne capisca il senso.
Tralasciamo poi la traduzione della frase in cui si fa cenno al papa Eugenio III che fu allievo di San Bernardo, per passare all'ultima frase in latino:
o passio magna o profunda vulnera o sanguinis effusio o dulcis dulcedo o mortis amaritudo da mihi vitae aeternam
traduzione:
O grande sofferenza ferite profonde
O spargimento di sangue
O dolce, dolce
O  l'amarezza della morte, donami la vita eterna
A questo punto non ci resta che comprendere il pensiero di San Bernardo
Bernardo di Chiaravalle, in latino Bernardus Claravallensis, in francese Bernard de Clairvaux (Fontaine-lès-Dijon, 1090 – Abbazia di Clairvaux, 20 agosto 1153), fu un monaco e abate francese, fondatore della celebre abbazia di Clairvaux e di altri monasteri.
Riguardo al suo pensiero teologico e filosofico, Bernardo esprime sul piano morale un orientamento ispirato, apparentemente, al pessimismo:



« [...] generati dal peccato, noi peccatori generiamo peccatori; nati corrotti, generiamo dei corrotti; nati schiavi, generiamo degli schiavi. »


San Bernardo, dunque, combatte alcune tesi del suo tempo, come la teoria secondo la quale i discendenti di Adamo (cioè noi) non abbiano in sé un «peccato originale» sin dalla nascita, ma solo un «malum poenae», un «male di pena». Bernardo dice anche:



« L'uomo è impotente di fronte al peccato. »


Ciò, evidentemente non è una giustificazione al peccato stesso, ma una spiegazione della miseria umana che nei nostri peccati si rivela, ma che è originata dal peccato originale che in ciascuno è impresso come un marchio. Dunque, la questione fondamentale è restaurare la natura umana, per riportare l'uomo al suo stato di «figlio di Dio», e dunque «essere eterno» nella beatitudine del Padre. Poiché ognuno porta in sé il peccato originale, però, nessuno può restaurare la propria natura da solo, ma può farlo solamente attraverso la «mediazione» di Cristo, che è «Soter» (cioè «Salvatore»), proprio in quanto per noi è morto, espiando al nostro posto quel peccato originale che nessun altro poteva espiare, essendone sottoposto. Nella sua opera De gradibus humilitatis et superbiae, tuttavia, dice che, per avere la «mediazione» di Cristo, l'uomo deve superare l'«io di carne», deve limitare e poi annullare la superbia e l'amore di sé, attraverso l'umiltà. Contro di sé, dunque, deve porre l'amore di Dio, poiché solo col Suo amore si ottiene anche la Sua vera intelligenza, e solo con esso

Nel De diligendo Deo, San Bernardo continua la spiegazione di come si possa raggiungere l'amore di Dio, attraverso la via dell'umiltà. La sua dottrina cristiana dell'amore è originale, indipendente dunque da ogni influenza platonica e neoplatonica. Secondo Bernardo esistono quattro gradi sostanziali dell'amore, che presenta come un itinerario, che dal sé esce, cerca Dio, ed infine torna al sé, ma solo per Dio. I gradi sono 4 ma per brevità ed in quanto è quello che più ci interessa leggeremo il primo grado (tratto da Wikipedia):
1) L'amore di se stessi per sé:
« [...] bisogna che il nostro amore cominci dalla carne. Se poi è diretto secondo un giusto ordine, [...] sotto l'ispirazione della Grazia, sarà infine perfezionato dallo spirito. Infatti non viene prima lo spirituale, ma ciò che è animale precede ciò che è spirituale. [...] Perciò prima l'uomo ama se stesso per sé [...]. Vedendo poi che da solo non può sussistere, comincia a cercare Dio per mezzo della fede, come un essere necessario e Lo ama. »
Non potendo dilungarci molto riassumo la tesi di San Bernardo " l'uomo è destinato a peccare".
Poichè dobbiamo comprendere cosa l'incisore ha voluto rappresentare passiamo ad analizzare la prima traduzione

lui respondit disant je vois une play e profonde de trois doits en lepaule sur la quelle je porte ma croix
che vedo un gioco e tre dita in profondità nella spalla su cui io porto la mia croce
parrebbe un riferimento a Tommaso che tocca con il dito la piaga nel costato di Cristo appunto il costato non la spalla!
simbologia della spalla :
La spalla è per il braccio l'equivalente dell'anca per la gamba. E' l'articolazione fondamentale, il punto di ancoraggio, l'asse principale del braccio. Rappresenta la nostra capacità e la nostra volontà d'azione e di dominio. Le spalle portano la trama inconscia del nostro rapporto , con un'azione e la volontà di dominio sul mondo. La capacità di agire, la "volontà volontaria", i pregiudizi e le intenzioni sono ricollegabili al simbolismo della spalla. Tutto ciò che concerne i nostri desideri profondi di azione su qualcosa o qualcuno avrà quindi una reazione somatica diretta con essa. Come l'anca, la spalla è la "porta dell'integrazione", la porta del "non conscio", ma in questo caso nel rapporto con l'azione, mentre per l'anca si tratta del rapporto con la relazione. E' a questo livello che emergono, si fanno strada i desideri e la volontà di azione per esprimersi nel reale.
Qui l'immagine della "porta" è divertente in quanto l'osso che collega la punta della spalla al petto (sterno) si chiama "clavicola", dal latino "piccola chiave". Ebbene, il punto dell'attaccatura della clavicola allo sterno si attua appena al di sotto del Chakra della gola, che è quello dell'espressione del sè. Questa osservazione diventa ancora più interessante quando si riflette sul fatto che il solo mezzo di espressione dell'uomo nella sua incarnazione è esattamente il fare, l'azione, di cui le spalle sono la porta.
Da ciò si deduce che la piaga sulla spalla altro non è che la Vulva generatrice di peccato ma anche di Vita, riscontro lo abbiamo anche nella frase latina :
o profunda vulnera o sanguinis effusio
il termine Vulnera (Vulva nera) in latino identifica una ferita  "O profonda Vulva effusione di sangue (la deflorazione)
Il termine vulnerabile in italiano deriva appunto da vulnera cioè facilmente penetrabile.
Nel 1677 un ottico olandese  di Delft,  di nome Antonj van Leewenhoeck, già noto per essere ottimo fabbricante di lenti, scrisse alla Royal society che, con un attrezzo da lui inventato (microscopio), aveva visto degli Animalculi vivi nel seme umano.
L'incisore quindi con questa raffigurazione ha voluto rappresentare la filosofia di San Bernardo "la vita non può esistere senza peccato"
Quindi in conclusione ciò che è rappresentato non è la piaga di Cristo ma la Vulva generatrice di vita (Dio che genera non senza peccato).
Un ultima cosa l'etimologia di bernardo Deriva dal nome germanico Berinhard o Bernhard, composto da bern (o bero, "orso") e hard (o harti, "forte", "valoroso")[1][7]; significa quindi "forte come un orso"[7], "orso forte"[2] o "orso coraggioso
Il termine Bernarda vi dice qualcosa?
P.S:
Peccato Domenico ti sei perso un pezzo veramente inusuale ed interessante!