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Collezionismo e fede

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210713

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Collezionismo e fede Empty Collezionismo e fede




Avevo diciannove anni, quando iniziai a collezionare immaginette. Mi ero appena iscritto all'università. Un giorno, in un baule - non ci crederete, ma era proprio il classico baule di una volta, dove si conservavano lenzuola e indumenti - trovai un libro di preghiere, uno di quelli molto semplici, solo testo, stampato negli anni '40 del Novecento. Lo sfogliai frettolosamente e dalle pagine cadde questa immaginetta francese
Collezionismo e fede Prima10
Non ne avevo mai viste di simili. La presi e la conservai gelosamente in una busta da lettera. Una settimana dopo mi recai da un antiquario. Vendeva mobili antichi e per di più sapevo che apparteneva ai Testimoni di Geova. Gli mostrai l'immaginetta ed ebbi un'altra sorpresa. L'antiquario era un collezionista di immaginette religiose d'epoca, mi mostrò decine di album (alcuni erano originali francesi per collezionare images pieuses) pieni delle più diverse tipologie: cromolitografie, canivets meccanici, intagli su carta mezzopunto e altre.
All'epoca il web era ancora un progetto agli albori, ma la biblioteca dell'università fu all'altezza delle mie aspettative, facendomi trovare le informazioni che mi servivano. Da allora, cominciai a collezionare e non mi sono più fermato.
Ho raccontato questo episodio non tanto per farvi conoscere come mi è nata questa passione, ma per introdurre un tema molto discusso fra gli appassionati di immaginette religiose. La questione è: si può essere collezionisti di santini senza essere cattolici? La risposta è sì naturalmente, se consideriamo le immaginette un'espressione artistica. Nessun ateo o appartenente a una confessione religiosa diversa da quella cattolica si sognerebbe di disprezzare il Giudizio Universale del grande Michelangelo Buonarroti. Quanto ai testimoni di Geova, in particolare, rifiutano il culto dei santi e delle loro immagini: "Maledetto è l'uomo che fa immagine scolpita  o di metallo, cosa detestabile a Geova". Ciò non sorprenda i cattolici. In passato anche la Chiesa ebbe un atteggiamento simile verso le immagini. Nel VII Concilio Ecumenico tenutosi nel 787 d.C. fu decretata l'iconoclastia ovvero la proibizione e il culto delle immagini sacre. In realtà, la Chiesa non ha mai consentito di venerare l'immagine in sé. Il Concilio di Trento che pur ne stabilì la diffusione, chiarì che oggetto di venerazione non può essere l'immagine quanto l'invisibile che essa richiama: invisibilia per visibilia. Paradossalmente, venerare un'immagine potrebbe equivalere a commettere idolatria.
A questo punto andrebbe chiarito che il collezionismo è una pratica assolutamente laica, anzi profana. È un'occupazione che serve principalmente come svago per la nostra mente: raccogliere i santini che più ci piacciono, sistemarli negli album, secondo i criteri che più ci aggradano, osservare le varie differenze iconografiche cogliendone i particolari, sono azioni che non hanno nulla a che fare con il sacro. Collezionare santini che raffigurano  l'immagine di San Giuseppe prescinde dalla fede e nulla aggiunge, se mi permettete, se si è anche devoti del padre putativo di Gesù.
Biagio Gamba
Biagio Gamba
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Collezionismo e fede :: Commenti

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Messaggio Dom Lug 21, 2013 10:00 am Da domenico vella

bellissimo articolo, condivido in pieno ciò che è stato scritto. Anche io mi sono avvicinato al collezionismo di santini, più o meno come il relatore dell'articolo.Io mi reputo agnostico, ma nello stesso tempo, mi piace raccogliere e studiare santini, cromolitografie, canivet, e manufatti e incisioni dalla prima metà del '900....fino al '600.
Allo stesso modo, colleziono piccoli oggetti, spille, medaglie, cartoline, documenti, e altre testimonianze dell'epoca fascista e militare, anche se la penso molto differentemente, e sono pacifista.

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Demetrio Guzzardi

Messaggio Dom Lug 21, 2013 2:35 pm Da Demetrio Guzzardi

Ho letto. E non trovo la parola esatta per dire quello che vorrei con una sola espressione... Eppure mi ritengo un fine cercatore di parole che possano dire tutto in una sola espressione. Anche io - forse - colleziono immaginette religiose, ma lo faccio SOLO perché credo. Li raccolgo SOLO perché raccontano la mia fede, e la fede di chi non c'è più. Quando mi chiama un sacerdote per dirmi di passare dalla sua Chiesa che c'è qualcosa per me, so già cosa trovo... Quando muore una vecchietta ed i figli "aggiustano" un po' di cose, non sapendo cosa farne dei santini e delle altre carte religiose - e non volendole bruciare - li portano dal prete. Quei santini - per me - rappresentano un legame con chi li ha raccolti e con chi con quelle immagini ha pregato il buon Dio. Raccogliere poi i santini popolari della mia gente - per intenderci i santini degli emigrati - ha un valore doppio... e cioè riannodare i fili di una grande comunione spirituale.
Da due anni sto portando in giro per la Calabria, la mia mostra SANTI, SANTITA' E SANTINI DI CALABRIA, è così bella vederla montata in una Chiesa, dove ci sono tante altre immagini religiose... un prete il giorno che l'ho smontata mi ha detto: "ci stavano bene tutti questi santini nella mia Chiesa". Ho voluto dirvi la mia sull'argomento proposto dal buon Gamba... dissento sulla sua frase «è una pratica profana»..., per me non lo è affatto... Concludo con un testo un po' profano (di un autore vivente e per giunta... napoletano)... Luciano De Crescenzo: «A forza di leggere (e questo lo dedico a Gamba... di vedere e rivedere) le vite dei santi, mi sono convinto - scrive l'ing. De Crescenzo - che anch'io potrei avere una qualche piccola speranza, e già questa mi sembra una buona partenza». Per gli amici collezionisti "profani"... auguro buona partenza, naturalmente accompagnati da tutti noi... io vi accompagno... perché la fede... non è una ORTODOSSIA... ma una ORTOPEDIA... cioè camminare, o incamminarsi (INSIEME) sulle VIE DEL SIGNORE...

Ultima modifica di Demetrio Guzzardi il Lun Lug 22, 2013 5:17 am - modificato 1 volta.

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Gianluca Lo Cicero

Messaggio Dom Lug 21, 2013 3:42 pm Da Gianluca Lo Cicero

Anche la mia storia è simile a quella di Biagio. Io ho iniziato con le processioni dei santi (da noi ce ne sono moltissime) raccogliendo le immaginette che distribuivano in cambio di poche monete dopoché dato il mio interesse ho frugato nella biblioteca della parrocchia e li ho trovato pochi ma interessanti pezzi che mi hanno aperto un mondo fantastico, il più bello che trovai è questo:
Collezionismo e fede Img32410
da quel momento ho iniziato e adesso eccomi qua a studiare e ricercare.
L'aiuto di internet è stato fondamentale per conoscere chi ha la mia identica passione verso il collezionismo dei santini ed ho trovato collezionisti ferventi cattolici, semplici credenti, atei, mussulmani e di altre confessioni religiose.
Io personalmente mi ritengo un credente a cui non interessa nulla dei dettami vaticani e in genere della gerarchia cattolica, il mio interesse verso i santini è puramente artistico-storico, essi sono un'espressione dell'arte umana.

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