Quella strana Bibbia di San Gerolamo

Il buon Gianni (Bondesan) non me ne vorrà, se per una volta gli invado il campo. Nel caso che sto per proporvi però non c'entra la Massoneria, non fosse altro per il fatto che l'incisione in questione risale alla prima metà del XVII secolo, almeno cento anni prima che la Massoneria si costituisse nell'associazione che conosciamo.

L'incisione in questione fu incisa da Petrus de Jode (Anversa, 1570 - 1634) su un soggetto di van Horste. Eccola

Cos'è che avrà di così misterioso questa immagine? Apparentemente nulla, anzi sembra l'immagine classica del santo, inginocchiato dinanzi al Crocifisso e con la Bibbia aperta: ricordiamo che si deve a San Girolamo la prima traduzione in latino delle Sacre Scritture. C'è tuttavia un particolare: leggendo attentamente cosa c'è scritto sul libro, ci renderemo subito conto che non ha nulla a che vedere con il Vecchio Testamento, né con i Vangeli.

Sulla pagina a sinistra troviamo scritto: LE BREVIER DES COURTISANS par S.r de la Serre. Nella pagina accanto invece: ET LE REVEILLE MATIN DES DAMES.
La traduzione dal francese è la seguente: Il Breviario dei Cortigiani del Signor de la Serre... E il Risveglio Mattutino delle Donne.
Jan Puget de la Serre (1594-1665) fu storiografo e drammaturgo francese, consigliere di Luigi XIII e benevolmente accolto dal Cardinale Richelieu. Scrisse diverse opere teatrali. È del 1631 la pubblicazione de "Le Brevier de Courtisan" e dell'altra operetta citata sull'incisione. Le due opere trattano di morale ascetica, ma non nel senso che ci si aspetterebbe. Nonostante i libri e le immagini in essi contenute facciano riferimento anche a soggetti religiosi, tuttavia lo fanno in maniera piuttosto "insolita", a tal punto che già all'epoca della loro pubblicazione suscitarono una certa confusione. Nei testi si alternano momenti di rigore morale a momenti di piacere. Ciò ingannò gli stessi librai, alcuni dei quali inserirono tali opere fra i libri di galateo, altri addirittura fra i testi erotici.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine](la copertina originale del Brevier...)

Resta da spiegare cosa c'entra San Girolamo con i due testi... Perché l'artista (credo l'incisore) abbia "ritoccato" l'immagine  inserendo i titoli dei due libri: si tratta forse di un esempio di pubblicità subliminale ante litteram? E a chi era diretta? O è semplicemente una "citazione", un cameo come direbbero i registi di oggi?

Petrus, o Pieter de Jode I (1570, Anversa - 9 ago 1634, Anversa ) è stato un pittore e incisore fiammingo  nel periodo barocco .

Ha imparato il disegno e incisione prima da suo padre, il cartografo Gerard de Jode , e più tardi da Hendrik Goltzius .

Le sue incisioni di opere di maestri italiani sono diventati una fonte di Karel van Mander .

Si recò a Roma nel 1590 dove ha fatto le sue incisioni di Tiziano , Giulio Romano e Jacopo Bassano .  Ha viaggiato a casa e nel 1599 entra a far parte della Gilda di San Luca ad Anversa

.Ha fatto incisioni dopo Bartolomeo Spranger , Sebastiaen Vrancx , Otto van Veen , Antoon van Dyck e Rubens.

Nel 1631 si recò a Parigi. [2] E 'iscritto come l'insegnante del figlio Pieter de Jode II , Pieter de Bailliu , Johann Caspar Dooms , e Nicolaes Rijckmans .

Dalla biografia deduciamo due cose molto importanti ai fini della nostra ipotesi.

1599 entra a far parte della Gilda di San Luca

1631 data che lo vede a Parigi.

Vista anche la menzione delle opere nell'incisione l'incisore conosce Jean Puget de la Serre illustrandone alcuni suoi scritti.

Mentre per quanto riguarda l'autore del soggetto il pittore olandese Gerrit (o Gerard) van Honthorst, noto anche come Gherardo delle Notti (Utrecht, 14 novembre 1592 – Utrecht, 27 aprile 1656), dalla sua biografia non risulta essere stato a Parigi.

Che autore del soggetto ed incisore potessero conoscersi è probabile visto che erano contemporanei.

Poichè non conosciamo l'opera del pittore olandese ma ne troviamo una molto simile del fiammingo Lambert van Noort Amersfoort, 1520 – Anversa, 1571  quindi essendo leggermente antecedente è plausibile che Van Horst  per la sua opera si sia ispirato appunto al Noort

Ovviamente non sappiamo se nell'opera del Van Horst erano presenti i titoli delle opere di Jan Puget de la Serre ma possiamo ipotizzare che data la permanenza del De Jode a Parigi questa possa essere stata una libera aggiunta dell'incisore appunto per dare un significato diverso.

Ma veniamo ora all'incisione e cerchiamo di dargli il significato nascosto o più significati.

Quello letterario

Strano il caso che vede il de la Serre scrivere un romanzo "Il segretario di corte" datato 1675 con uno scrittore italiano un certo Girolamo Brusoni di origini veneziane.

Forse una denuncia (ma anche una burla ) da parte dell'incisore che vede il Brusoni (San Girolamo) il leone rappresenterebbe Venezia patria di origine appunto dello scrittore italiano il vero scrittore delle opere del DE la Serre

Seconda Versione quella esoterica

Siamo nel periodo del Re di Francia Luigi XIII detto il Giusto e il simbolo del leone oltre a rappresentare la forza è sinonimo anche di Giustizia,nel versetto dell'Apocalisse di san Giovanni 4, 7. Il leone è infatti uno dei quattro esseri viventi descritti nel libro come posti attorno al trono dell'Onnipotente ed intenti a cantarne le lodi e l'incisore vede il de la Serre come un novello San Girolamo che scrivendo quelle due opere che trattano di morale ascetica detta le linee guida al Leone (da notare il cappello cardinalizio a rappresentare il cardinale Richelieu) .

Mi dispiace essere stato molto stringato nell'esporre i vari significati ma ci sarebbe ancora molto da dire soprattutto su alcuni simboli che ho ravvisato in alcuni punti dell'incisione come ad esempio sulla testa del leone

Per una migliore comprensione leggere il post su Santa Cecilia su Filiconiomania .